Difesa dell’animismo

Sugli scogli di Byblos c’è un castello crociato che nel dodicesimo secolo è stato oggetto di cruente battaglie tra crociati e musulmani. Quei pochi che scendono più giù lungo il sentiero, vedono questo albero solitario che si staglia in un mare di colore turchese. E si fermano, toccati dalla scena.
Abbiamo imparato da Cartesio, dai pensatori cristiani e da Kant che quello che è al di fuori di noi è privo di anima. Tutto ciò ha condotto alla distruzione di alberi, animali, fiumi, laghi e foreste. Li abbiamo usati come strumenti e attribuito loro un valore esclusivamente economico.
Di contro, la maggior parte delle culture diverse dalla nostra hanno creduto che l’anima non è solo dentro di noi ma anche fuori di noi. Per un indiano d’America o un antico egizio, un albero aveva un’eco dentro noi stessi che trascendeva la sua pura natura materiale. Dobbiamo restituire l’anima alle cose.

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